L’inventario di magazzino è un’operazione contabile che deve essere inserita nel bilancio aziendale di fine anno. Sotto i “costi” figura infatti il valore economico delle rimanenze di magazzino.
A causa di questo fatto, per anni gli inventari sono stati fatti con cadenza annuale e di solito nel periodo tra il 26 Dicembre e il 17 Gennaio. Ma i dati relativi a questo periodo sono spesso falsati perché le abitudini dei consumatori sono diverse rispetto al resto dell’anno.
I dati possono essere una miniera d’oro se misurati e analizzati bene. Eppure, spesso per raccoglierli ci si avvale di personale non adeguatamente formato, perché a fine anno le aziende sono in chiusura o ci sono picchi di lavoro da gestire.
Insomma, non sono poche le problematiche legate all’inventario annuale. Per fortuna ci sono altri tipi di inventario che puoi considerare, in cui cambia il fattore tempo: l’inventario permanente e quello a rotazione.
Con il metodo PIM l’inventario di magazzino non si ferma mai
PIM è l’acronimo di Perpetual Inventory Method. In due parole: l’inventario permanente. Ogni volta che un articolo entra o esce dal deposito viene registrato e si avvia un ricalcolo delle giacenze. Così in ogni momento puoi controllare stoccaggi e prelievi e, in generale, tutto il valore che il magazzino contiene.
Le tue alleate in questo processo sono due tecnologie:
- WMS: grazie ai programmi di gestione del magazzino puoi dire addio a fogli volanti e file Excel infiniti;
- RFId: il sistema di identificazione a radio frequenza (le etichette adesive sono in grado di memorizzare informazioni).
È la soluzione ideale soprattutto per magazzini con indice di rotazione elevato, ma richiede le giuste tecnologie e una certa dimestichezza; altrimenti, l’errore umano potrebbe accumularsi.
“La virtù sta nel mezzo”: l’inventario rotativo
Come diceva Aristotele, spesso la via di mezzo è la strada migliore da seguire. Se non ti senti pronto a stravolgere il tuo magazzino, puoi fare prima il passo dell’inventario a rotazione. Si tratta di pianificare periodicamente conteggi delle merci depositate negli scaffali. Può essere eseguito più volte l’anno e volendo si può circoscrivere ad aree precise o per un tipo di merce soltanto: così non devi paralizzare tutto il lavoro dei tuoi collaboratori.
Non è difficile da implementare e i costi sono molto ridotti. Ti permette di evitare spiacevoli rotture di stock perché puoi sempre avere una visione globale dei livelli di scorte nel tuo magazzino.
L’inventario rotativo è un primo passo verso una gestione migliore delle scorte. La soluzione di gran lunga preferibile rimane quella del PIM e di utilizzare un buon software per la gestione del magazzino.