La parola Kaizen deriva dall’unione di Kai (cambiamento) e Zen (migliore). Si tratta di un neologismo coniato nel 1986 da Masaaki Imai. Nel contesto in cui è nato significa “miglioramento continuo”, è un concetto che amplia il significato del Ciclo di Deming e viene inserito tra i principi della filosofia Lean.

Non a caso questo questa dottrina è nata nelle aziende nipponiche: il metodo kaizen è perfettamente in linea con la tradizione confuciana. Al contrario delle idee di management occidentali di rivoluzione e innovazione, l’ottica orientale induce ad attuare il rinnovamento in continuazione, ogni giorno e passo dopo passo. È importante che ogni persona apporti piccoli cambiamenti ai processi, migliorando ogni dettaglio man mano. Solo così potrete raggiungere la perfezione.

 

Un po’ di storia: dall’America al Giappone, e in Occidente di nuovo

Durante l’occupazione militare delle Forze Armate statunitensi in Giappone, gli americani hanno mandato nel territorio alcuni esperti di controllo di gestione. All’epoca i prodotti giapponesi erano di qualità piuttosto scadente ed erano percepiti come imitazioni di quelli americani. Deming e altri hanno introdotto il controllo qualità nell’industria manifatturiera. È stato a partire dagli anni ’60 che i concetti come il Kaizen sono stati introdotti ai vertici delle aziende giapponesi.

Negli anni ’70 la teoria di gestione giapponese ha cominciato a rendersi indipendente da quella americana, facendo conoscere all’isola il boom economico.

Così nel 1986 Masaaki Imai pubblica “Kaizen: The Key to Japan’s Competitive Success” che consolida questa teoria e la rapporta al caso Toyota. Sarà poi proprio la casa automobilistica nipponica ad esportare il Lean Manufacturing in tutto il mondo con “Toyota Way”: un set completo dei principi del toyotismo.

Responsabile di magazzino che si confronta con l'addetto

 

Perché il metodo Kaizen può essere utile anche nel tuo magazzino

La filosofia Lean si applica perfettamente alla logistica. Ti permetterà di ottimizzare ogni microprocesso, abbattendo tutti gli sprechi e quindi riducendo i costi. Ma uno dei suoi punti fondamentali è che un miglioramento organico non si può ottenere se non viene coinvolta ogni persona nel percorso di miglioramento. Osservare gli addetti di magazzino all’opera e sensibilizzarli nei confronti degli sprechi è essenziale. Il Kaizen deve essere un’impostazione mentale che accompagna ogni fase del lavoro.

Puoi leggere qualche approfondimento su come ragionare da squadra e su come puoi rendere l’addetto di magazzino il tuo migliore alleato.