Il magazzino dei sogni esiste: è il magazzino Cross-docking, quello in cui i costi di stoccaggio non esistono.
Si tratta di una tecnica di preparazione degli ordini snella e di una strategia distributiva innovativa che include tutti gli anelli della Supply Chain. In pratica le merci entrano nel magazzino e ne escono per essere trasportate ai clienti, senza dover essere depositate negli scaffali. Così il magazzino viene convertito in un punto di transito in cui le operazioni sono fluide e vengono ridotte al minimo.
Questa tecnica è nata negli Anni ’30 negli USA nel settore degli autotrasporti, e negli Anni ’80 Walmart ha iniziato a utilizzarla per la vendita al dettaglio. Oggi il sistema cross-docking ha molto successo nel campo dell’e-commerce perché il lead time è brevissimo e di conseguenza lo sono i tempi di consegna. Per lo stesso motivo è anche il modello di riferimento per centri di distribuzione e aziende che vogliono realizzare strategie omnicanale.
Come è strutturato un magazzino Cross-docking
Le attività che si svolgono in questo tipo di magazzino sono relative alle merci in entrata e a quelle in uscita:
- Ricevimento: in questa fase si controlla che le merci consegnate corrispondano a quanto indicato nel bollettino di consegna;
- Controllo qualità: è la rilevazione di eventuali merci danneggiate;
- Accorpamento: in base agli ordini dei clienti;
- Spedizione: dopo aver realizzato l’imballaggio i prodotti vengono spediti.
L’aspetto del magazzino, poi, è pensato per avere il maggior numero di porte possibili nel minor spazio. La forma ideale è perciò un rettangolo molto allungato. Se le porte sono più di 150 è preferibile una forma a T oppure a X.
Ma attenzione: affinché la tecnica funzioni davvero deve esserci la massima integrazione e coordinazione su tutti i livelli della catena di approvvigionamento, dai fornitori ai clienti. Ad esempio, i sistemi di etichettatura o i software di gestione devono essere compatibili tra tutti gli attori coinvolti. Inoltre questo sistema necessita di meno personale, che però deve essere altamente formato e specializzato.
Vantaggi straordinari, ma non per tutti
Le attività da svolgere in magazzino applicando questo sistema sono davvero poche: così i costi operativi sono drasticamente ridotti. Si tratta di costi di personale, stoccaggio (particolarmente elevati nel settore del freddo) e di mantenimento del locale. Infatti non avrai bisogno di molto spazio, né di molto personale e anche il rischio di danni alle merci è quasi nullo.
Ma il cross-docking non è adatto a tutti i prodotti e l’investimento iniziale potrebbe essere molto elevato (anche se a volte può bastare un cambio di layout). Il fattore principale è che per realizzare un flusso continuo c’è bisogno di una domanda stabile e di grandi volumi di vendita.
È senza dubbio la strategia vincente nel mercato del deperibile, in cui i prodotti devono essere venduti subito e hanno costi di stoccaggio molto elevati.